Sviluppo Sostenibile

Bio-edilizia per ridurre l’impatto nelle emissioni di CO2

Secondo gli ultimi dati condivisi dalla Global Alliance for Buildings and Construction, il settore edile partecipa con il 39% delle emissioni di CO2 di tutto il mondo. Il contesto é sicuramente allarmante se si considera che la costruzione di edifici non sembra fermarsi anzi, si ipotizza che raddoppierà entro il 2060.

Il settore delle costruzioni in effetti ha una responsabilità rilevante e può fare realmente la differenza con soluzioni che già si prospettano a zero emissioni, soluzioni che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2.

Nonostante questi numeri importanti, diminuire l’emissione di CO2 e le relative conseguenze è possibile grazie ai principi della bioedilizia, che adotta metodi di costruzione e progettazione atti a ridurre l’impatto ambientale degli edifici.

Alcune città nel Nord Europa hanno già cominciato a costruire utilizzando i criteri a zero emissioni, soprattutto in Nord Europa, come in Finlandia, Svezia e Norvegia; proprio qui infatti i cantieri sono alimentati solo da energie rinnovabili.

Ambiente, Salute e Risparmio energetico sono i tre pilastri su cui si fonda la bioedilizia, la quale, mediante l’uso di materiali eco-compatibili e mediante l’uso di sistemi di mantenimento della casa a basso consumo, si prefigge l’obiettivo di ridurre e attenuare in modo significativo gli effetti delle strutture abitative sulla salute delle persone e sull’ecosistema circostante.

Il Legno rappresenta una soluzione sostenibile

In un contesto di cambiamento climatico a livello globale, attribuibile in gran parte, alle emissioni di CO2 derivanti dalla attività dell’uomo, i nostri più grandi alleati sono gli alberi, che nel loro processo di fotosintesi assorbono CO2 e producono O2, ossigeno. 

Nella produzione di legno da costruzione si impiega poca energia. Nel corso di tutto il processo che comprende l’abbattimento degli alberi e la raccolta dei tronchi in bosco, la lavorazione dei prodotti, il trasporto fino al cantiere, il montaggio e la sua dismissione, il consumo energetico è di gran lunga inferiore rispetto agli altri sistemi edilizi.

 

Per ridurre la quantità di CO2 nell’atmosfera ci sono due strade percorribili: la riduzione delle “fonti di carbonio” e l’aumento dei cosiddetti “serbatoi di carbonio”. L’utilizzo del legno rappresenta un modo semplice ed efficace per seguirle entrambe. Ogni metro cubo di legno utilizzato, come sostituto di un altro materiale da costruzione, riduce le emissioni di CO2 di oltre una tonnellata. Se a questo si aggiungono le 0,9 tonnellate di CO2 che sono conservate nel legno, ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia evita l’emissione di un totale di 2 t di CO2. 

Le strutture in legno possono davvero rappresentare dei serbatoi “verdi” che conservano CO2 durante l’arco della loro vita.

Benefici del legno sul benessere

Nel mondo evoluto, trascorriamo circa il 90% del nostro tempo al chiuso, quindi creare una buona atmosfera è importante. Ciò significa guardare a tutto, dalla qualità dell’aria, all’igiene, all’umidità, alle temperature e persino alla sensazione e al tatto dei materiali che ci circondano. Tutti questi aspetti ci influenzano nella nostra vita quotidiana interiore.

Un numero crescente di prove mostra che il legno ha effetti benefici sul benessere umano. Aiuta a ridurre lo stress, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, consentendo una maggiore creatività e produttività sul posto di lavoro. Il legno è anche una parte importante di ciò che viene chiamato design biofilo, il nostro desiderio di essere connessi con l’ambiente naturale.

Questi risultati si basano su studi pubblicati da un team dell’Università Tecnica di Monaco, in collaborazione con Stora Enso, che si basano su ricerche che dimostrano i benefici per la salute e il benessere delle costruzioni in legno.

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